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Dove Buttare Il legno?

Se ti trovi imballaggi e rifiuti in legno ti sarai posto la domanda: dove buttare il legno? Vediamo insieme come rispondere a questa domanda.

Rifiuto importante da riciclare: dove buttare Il legno?

Dove buttare il legno? Sicuramente ve lo sarete da sempre chiesto. In questo articolo tratteremo la raccolta differenziata del legno, ma prima di capire dove buttarlo, analizziamo questo prezioso materiale per l’uomo!

Il legno è appunto materiale naturale per eccellenza, il legno è stato sempre usato dagli uomini fin dall’antichità, sia per la costruzione di utensili, mobili, oggetti per la casa che per le case stesse.

La sua preziosità è data anche dalla facilità di lavorazione e dalla sua resistenza.

Oltre a questo il legno rappresenta per l’uomo una fonte di energia e è stato molto utilizzato in passato con questo scopo.

Infine è completamente riutilizzabile e riciclabile per cui si deve fare molta attenzione alla gestione dei rifiuti derivanti da questo materiale, cercando di garantire una ecosostenibilità per l’ambiente.

Per differenziare correttamente una grande risorsa come il legno da buttare  è importante recarsi nei centri raccolta comunali, che nella maggior parte dei casi mettono a disposizione dei cittadini un apposito contenitore nel quale buttare il legno di tutte le tipologie.

In questo modo è possibile agire nella filiera del recupero che porterà alla produzione di nuovi mobili o accessori oppure all’impiego nel settore della bioedilizia, consentendo così di prevenire una parte dei disboscamenti in atto su tutto il pianeta.

Tra gli impieghi possibili per gli scarti in legno anche quello di produrre della pasta cellulosica da impiegare poi nelle cartiere. 

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Dove buttare il legno: come fare la raccolta

Tra gli imballaggi in legno che si devono smaltire, quelli più frequenti sono i pallet, le cassette della verdura e quelle della frutta.

Quando arrivano al termine della loro funzione a causa dell’uso prolungato, di rotture od altro, se non è possibile il loro riciclo, si devono conferire alle isole ecologiche.

In alcuni comuni italiani è possibile anche chiedere il servizio di ritiro di rifiuti ingombranti, che deve essere prenotato telefonicamente e viene poi eseguito nella data concordata.

Seguendo queste modalità, per capire dove buttare il legno bisogna sottolineare che i rifiuti di legno hanno la possibilità di essere riutilizzati. Bisogna evitare di gettare le cassette della frutta vuote insieme ai rifiuti umidi, salvo che il legno con il quale sono realizzate sia compostabile.

Il legno che proviene dagli alberi può essere bruciato, mentre per quanto riguarda sia le potature stagionali delle siepi e degli arbusti del giardino, è possibile usarli per il compostaggio dei rifiuti umidi, in apposite casse, evitando anche che il materiale umido emani un brutto odore.

Il risultato finale di questo mix è sicuramente un ottimo terriccio

Il riutilizzo degli scarti di legno da buttare

Se gli scarti delle potature hanno grosse dimensioni, è possibile trasformarli in “cippato” cioè ridurli in scaglie per mezzo di una apparecchiatura chiamata biotrituratore, ma anche in pellet, da usare poi per alimentare stufe di casa e contribuire anche all’economia familiare riducendo le spese per il riscaldamento.

Anche in questo caso si usa la stessa apparecchiatura ed è necessario che gli scarti del legno da buttare siano ancora verdi in quanto il legno secco potrebbe causare dei danni al macchinario durante le operazioni di trituratura.

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Il processo di riciclo del legno

Dopo essere stato raccolto presso le isole ecologiche il rifiuto di legno è inviato agli appositi impianti di riciclaggio dove viene preliminarmente ridotto dal punto di vista della volumetria per consentire un più maneggiamento.

La prima operazione che il rifiuto di legno subisce negli impianti di riciclaggio è la pulizia, seguita dalla riduzione in scaglie. In seguito queste scaglie entrano in appositi macchinari chiamati “pulitori” che provvedono all’eliminazione dei piccoli corpi estranei, come ad esempio i sassolini ed i chiodi, e poi nei mulini, che riducono il materiale a dimensioni ancora più piccole, adatte per essere essiccate facilmente.

L’ultimo passaggio è quello nei pulitori pneumatici a secco. Da questo materiale si ottengono, tramite l’amalgama con resine, il protopannello, che viene successivamente pressato, sia a caldo che a freddo, in modo da formare pannelli impiegabili per la realizzazione di rivestimenti e mobili nuovi.

In altri casi vengono prodotti i “bricchetti” che vengono poi utilizzati per alimentare le stufe tradizionali a legna.