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Dove Buttare la ceramica?

Dove buttare la ceramica è una domanda che molte persone si fanno. L’attenzione all’ambiente e la conseguente raccolta differenziata pone infatti il problema di conoscere esattamente il metodo migliore di smaltimento dei rifiuti che si producono quotidianamente nelle nostre abitazioni o durante le nostre attività lavorative, allo scopo di diminuire il rischio di inquinamento.

Se per quanto riguarda la carta o anche il vetro è abbastanza facile sapere dove buttarli, probabilmente più difficile è conoscere come smaltire correttamente gli oggetti fatti di un materiale come la ceramica.

Prima di capire dove buttare la ceramica, è necessario conoscere qualcosa in più su questo materiale e sui suoi impieghi. Molto diffusa, la ceramica è utilizzata in diversi settori industriali, nell’edilizia ma anche per la realizzazione di complementi d’arredo e accessori per la cucina.

Si tratta di una materiale non metallico composto principalmente da argille e sabbie che, mischiato con acqua, è molto duttile e di facile lavorazione, e si indurisce dopo la cottura. Tra i principali oggetti in ceramica presenti nelle nostre abitazioni troviamo sicuramente le piastrelle, le mattonelle, le porcellane e i sanitari.

Vediamo allora come smaltire in modo corretto la ceramica.

Dove buttare la ceramica: capire prima cos'è

Capita spesso, durante la smistamento quotidiano dei rifiuti, di non sapere dove buttare alcuni materiali, tanto diffusi tra le mura domestiche, come ad esempio la ceramica.

La domanda più frequente è: dove buttare la ceramica se si parla di piatti rotti?

Per conoscere la risposta, ed evitare maggiore confusione, è utile fare chiarezza su questo tipo di materiale. La ceramica, composta in modo articolato da più elementi, come l’argilla, la sabbia silicea, gli ossidi di ferro, alluminia e quarzo, non è un metallo.

Anche se al suo interno contiene piccole componenti in vetro, non è un vetro. Questo errore di valutazione, purtroppo, ha compromesso negli ultimi anni la qualità del vetro raccolto, e quindi la filiera di riciclo di questo prezioso materiale.

Malleabile allo stato naturale, la ceramica è destinata alla realizzazione di suppellettili, stoviglie, piatti, bicchieri e vasi di uso comune, attraverso un processo di lavorazione che prevede la cottura e solidificazione in appositi forni.

Nella categoria della ceramica rientrano la porcellana, la terracotta, il gres (impiegato prevalentemente nel settore dell’edilizia), la maiolica e l’argilla

Dove buttare la ceramica e il corretto riciclo

Piatti rotti di ceramica: cassonetto dell’indifferenziato o isola ecologica?

Premesso che i piatti in ceramica o porcellana non sono piatti di vetro, tutti gli oggetti di arredo e gli accessori di cucina realizzati in ceramica vanno gettati in blocco nel bidone del secco indifferenziato. La ceramica, infatti, è annoverata nella lista dei materiali non riciclabili. 

Fa parte di quei rifiuti solidi urbani che non possono essere destinati alla discarica o al termovalorizzatore. In alcuni comuni è possibile buttare la ceramica frantumata nelle isole ecologiche più vicine, nelle riciclerie, e non nella frazione indifferenziata, ovvero nel secchio nero.

In questi casi dove riciclare e quindi dove buttare la ceramica? Per riciclarla correttamente è sempre consigliabile raccogliere i cocci in modo accurato, avvolgendoli in fogli o buste. In questo caso, vale la pena di sottrarre qualche foglio di carta o sacchetto di plastica alla raccolta differenziata, per evitare che chi maneggia i rifiuti possa farsi del male con la fuoriuscita di possibili schegge.

Dove buttare i rifiuti ingombranti di ceramica?

Piatti, bicchieri, oggetti e vasi in ceramica rotti possono essere buttati nell’indifferenziato.

Ma se a rompersi sono oggetti più voluminosi, come piastrelle, lastre, vasi da esterni e sanitari?

In questo caso è necessario rivolgersi agli uffici preposti del proprio comune di residenza. La ceramica in grande quantità può essere smaltita nelle isole ecologiche più vicine, o nelle riciclerie che accettano questo tipo di materiale.

In molti casi, tuttavia, i centri di riciclo non sono attrezzati per accogliere tale genere di rifiuti. La soluzione finale può essere quella di contattare i servizi specializzati dedicati alla raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti più ingombranti.

Un corretto riciclaggio significa un futuro migliore, in termini vantaggiosi per il risparmio della comunità e per limitare i danni dell’inquinamento ambientale globale.

Dove buttare la ceramica: piastrelle e mattonelle

La ceramica utilizzata per piastrelle e mattonelle è di diverso tipo e varia dalla lavorazione che subisce. Dove buttare in questi casi allora la ceramica? Sarà certamente capitato a molte persone di trovare in garage o in cantina delle piastrelle, specialmente quelle del rivestimento delle pareti della cucina, probabilmente tenute da parte dopo aver effettuato lavori di ristrutturazione qualora si presentasse la necessità di una sostituzione in caso di rottura.

Ma può anche capitare di decidere la sostituzione delle mattonelle della cucina e trovarsi così con delle piastrelle in ceramica da buttare.

Come fare?

In generale la risposta è che la ceramica si butta tra i rifiuti indifferenziati. Se il quantitativo da smaltire dunque è minimo, le piastrelle si possono buttare tranquillamente dell’indifferenziato.

Bisogna però fare attenzione a non confondere la ceramica con il vetro, cosa che avviene non di rado. Inoltre è necessario tenere presente che la ceramica non è un materiale riciclabile, così prestare attenzione a dove la si butta è ancora più importante.

Se però i lavori di ristrutturazione sono ampi e la quantità di ceramica da buttare è importante, la soluzione migliore è quella di rivolgersi a professionisti specializzati nel trasporto e smaltimento di rifiuti di vario genere.

Dove buttare i sanitari in ceramica?

Un altro luogo dove la ceramica è presente nelle nostre abitazioni è il bagno. Non solo nel rivestimento delle pareti, infatti anche i sanitari sono per lo più realizzati in ceramica. Questo è dovuto all’elevata resistenza della ceramica, anche all’azione degli acidi; inoltre è un materiale duraturo e facile da lavare perché viene smaltato.

Lavandini, water e bidet non sono però molto agevoli da buttare a causa del loro ingombro. Al fine di evitare sanzioni e di contribuire all’inquinamento ambientale, devono essere portati in appositi centri raccolta, normalmente disponibili in ogni comune. Tuttavia questo può risultare scomodo. Allora per il loro corretto smaltimento è consigliabile affidarsi a una ditta specializzata che si occuperà sia del trasporto dei sanitari che del loro corretto smaltimento. Non essendo infatti possibile riciclare la ceramica, i sanitari verranno certamente portati in discarica.

Molte aziende, situate in tutta Italia, offrono questa possibilità. Per conoscere il costo del servizio di smaltimento della ceramica è sufficiente richiedere un preventivo gratuito.

Dove buttare i piatti rotti di ceramica?

La raccolta differenziata dei rifiuti è fondamentale dal punto di vista ambientale e dal punto di vista economico del Paese.

Infatti, grazie allo smaltimento dei rifiuti con differenziazione, è possibile ricavare dagli scarti materie prime rinnovabili, creare energia e risorse.

Un’operazione necessaria e di buon senso, che coinvolge privati, comuni e squadre di esperti, specialisti nello smaltimento pratico e rapido dei rifiuti e nel riciclaggio.